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Il progetto nasce dalla voglia di coniugare storia, tradizione e innovazione: non più dunque uno strumento nato dal bisogno di esprimersi artisticamente in condizioni di povertà e creato dunque per rimpiazzare la mancanza di uno strumento “vero”, ma uno strumento che rompendo i canoni stilistici comuni si rivolge al musicista inteso come individuo, non come personaggio facente parte di una cerchia ristretta e catalogabile in un genere ben preciso.
Analizzando l'industria musicale moderna e contemporanea non è difficile notare come i grandi marchi si siano affermati soprattutto attraverso la standardizzazione dei prodotti, che mira a riproporre sonorità già consolidate nei gusti del pubblico e dei musicisti, miti che si sono creati nel tempo limitando di fatto la ricerca di nuove sonorità nella mente dell'artista, relegando spesso la sua fantasia al solo aspetto compositivo.
Il pensiero che si cela dietro le opere mira ad un obiettivo totalmente diverso: liberare la ricerca sonora da ogni legame con la moda, la consuetudine o l'abitudine, e mettere il suono al servizio della fantasia, della ricerca personale ed emotiva dell'artista, che prendendo le distanze da influenze esterne sceglie se sentirlo proprio o meno.

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Michele Evangelisti

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